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"Momenti straordinari con applausi finti" è l'opera più intensa, complessa e graficamente sconvolgente della carriera di Gipi. È la storia di un figlio, abituato a far ridere il pubblico con il sarcasmo dei suoi monologhi, che si ritrova al capezzale della madre senza sentimenti né parole. Quella di un gruppo di cosmonauti, in viaggio da millenni da un pianeta all'altro, che si scoprono persi in un vicolo buio e cieco. Di un uomo delle caverne e di un grido, primordiale e inconsolabile, che riecheggia nelle orecchie e chiede di essere decifrato. Le linee narrative si intrecciano e i piani temporali si sovrappongono, in un crescendo di emozioni che incalzano pagina dopo pagina. Gipi si immerge in quella zona oscura dove si nascondono le immagini che credevamo perse: grumi di memoria che non soltanto sono al centro di questo racconto, ma sono anche il motivo per cui è nato il linguaggio a fumetti. Un resoconto limpido e avventuroso, corrosivo e comico, spietatamente onesto, che fa di questo libro un classico istantaneo.